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Consigli sul conto di Trading Islamico per non infrangere la religione

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Conto trading islamico come funziona
Fonte: Needpix

Non sai cos’è un conto di trading islamico e vorresti conoscere le differenze rispetto ad uno tradizionale? Innanzitutto, tieni in considerazione che questa possibilità è stata concessa soprattutto, a quegli investitori islamici, ovvero che professano la fede musulmana.

Il motivo è semplice, anche ai trader islamici è stata data l’opportunità di poter addentrarsi nei mercati finanziari pur rispettando la loro legge islamica (che prevede determinati comportamenti), anche nota come Sharia. Ma com’è possibile accedervi?

Prima di tutto ti basti sapere che anche eToro ti dà l’opportunità di poter aprire un account islamico. In cosa si differenza? Nell’assenza della Riba, ovvero la ricevuta bancaria.

L’Islam è di per sé una religione monoteista, prevede delle sue regole assolutamente da rispettare. Penserai che questo argomento non sia connesso al focus principale del trading, invece non è affatto così. Ti spiegheremo tutto in questa guida completa al conto di trading islamico.

Ci sono altre piattaforme di trading che prevedono il rispetto della Sharia, ti vogliamo di seguito mostrare un elenco dei broker regolamentati e autorevoli, in modo tale che tu non possa commettere errori o cascare in truffe finalizzate esclusivamente a rubarti il denaro.

    Conto di Trading Islamico e Sharia: qual è il nesso?

    Conto di Trading Islamico e Sharia
    Fonte: Flickr

    Il conto di trading islamico nasce proprio per rispettare le sacre leggi della Sharia (che potrai trovare anche sotto il nome di Shari’a). Al suo interno, vi sono delle regole piuttosto rigide da rispettare, che un conto tradizionale di investimenti violerebbe.

    Nello specifico, la sacra legge islamica vieta di percepire degli interessi maturati e provenienti dai mercati finanziari. Un esempio potrebbe essere l’overnight o lo SWAP, due fattori che ti consentirebbero di generare un accredito o addebito superate le 24 ore dal momento in cui hai effettuato l’operazione.

    Nonostante entrambe le features siano molto sfruttate come idee e strategie di investimento sul trading, un islamico non potrà utilizzarle. Tra i tanti motivi ecco che nasce il conto di trading per i musulmani, poiché il sistema overnight e SWAP saranno aboliti.

    Dal momento in cui la legge islamica vieta di speculare laddove ci siano interessi, anche la leva finanziaria ne produrrebbe e per questo motivo, per chiunque professi tale religione anche la leverange sarà vietata, a meno che il broker non la metta a disposizione senza interessi.

    Capirai bene a fronte di questi “vantaggi“, che il conto di trading islamico non potrà essere richiesto da tutti, infatti sarà l’assistenza del software stesso a dartene o meno la possibilità. Ma quali sono gli aspetti negativi di questo account rispetto a quello classico?

    Conto di Trading Islamico: vantaggi e svantaggi

    La tua fortuna qualora volessi richiedere l’apertura di un conto di trading islamico, è di poterlo fare anche mediante IQ Option, al giorno d’oggi l’unica piattaforma che ti consentirebbe di poter depositare una cifra molto irrisoria, ovvero soltanto 10€.

    Tralasciando questo aspetto molto importante, ecco di seguito tutti i vantaggi e svantaggi che potrai avere con un profilo di trading islamico.

    Tutti i pro

    • Conti moderni e all’avanguardia: molti broker (diversamente a ciò che era vietato in passato), ti permettono di poter investire nei mercati finanziari e mantenere una operazione anche tutta la notte, senza alcun interesse (legato al costo dell’overnighit o SWAP).
    • Senza interessi di SWAP;
    • Nessuna Riba;
    • Rispetto della legge che cita il diritto finanziario dell’Islam;
    • Poter effettuare una percentuale a piacimento, di donazioni rivolte agli enti i beneficenza (purché siano riconosciuti).
    • Investire nel trading online senza interessi (purché i migliori broker regolamentati lo permettano).
    • Trading su mercati finanziari senza spread;

    Quali sono i contro?

    • Nessuna possibilità di investire in criptovalute;
    • Minori disponibilità di poter fare Forex trading (per esempio sulle coppie valutarie dette secondarie, come ZAR, RUB, MXN, TRY);

    Seppur i vantaggi sono nettamente superiori agli svantaggi, questi due elementi che rappresenterebbero i fattori negativi di avere un profilo di trading islamico, sono altrettanto importanti, soprattutto se un trader avesse molta capacità sulla previsione dell’andamento delle criptovalute o delle coppie valutarie secondarie.

    Restano attive tutte le ulteriori operazioni finanziarie (che sono le stesse per i conti classici):

    • Forex;
    • Materie prime;
    • Compravendita di Azioni;
    • Obbligazioni;
    • Trading su ETF, ecc.

    Ti ricordiamo che nel caso specifico di un conto di trading islamico, qualora il broker non abolisse gli interessi sull’operazione SWAP (solamente per quelle attività oltre le 24 ore), non potrai farlo. Piuttosto sarà meglio ricorrere alle strategie di trading intraday.

    Il trading intraday ti consentirebbe di poter speculare nell’arco di un tempo molto breve, come suggerisce la stessa parola dall’inglese “tutto in una giornata”.

    Su quali indici investire avendo un conto islamico per forex

    Aprendo un conto sul broker Il Broker potresti avere accesso ai migliori indici finanziari ed azionari presenti sul mercato, ma se il tuo profilo fosse dedicato e concentrato sul rispetto delle leggi islamiche?

    Un conto islamico aperto il forex non ti consentirebbe infatti, di poter speculare su qualsiasi società quotata in borsa. Sempre secondo le leggi dettate dalla Sharia, ci sono alcune aziende su cui è vietato speculare, per esempio:

    • Del settore pornografico;
    • Industrie e commercializzazione di carne di maiale;
    • Aziende dal core business dedito ad armi, alcolici, gioco d’azzardo (casinò) etc;

    Di indici finanziari ne esistono una varietà, ma quali sono quelli su cui poter investire avendo un conto di trading islamico? Riportiamo di seguito, quattro esempi ammessi per poter speculare sul valore del paniere che raccoglie la maggior parte di titoli azionari:

    1. Dow Jones Islamic Market Index;
    2. Dow Jones Islamic Market Europe Index;
    3. BNP Paribas Islamic Fund Equity-Optimiser;
    4. Dow Jones Islamic Market Titans 100 Index.

    Il trading per un musulmano: tra Harām e Ḥalāl

    Chi apre un conto di trading islamico sa bene che dovrà rispettare quanto specificato dalle leggi dettate dalla Sharia. Un musulmano qualora venisse giudicato “peccatore“, gli verrebbe attribuito il nome “Harām“.

    Se invece, dovesse rispettare le leggi e la sacra religione professata, gli verrebbe attribuito il nome di Ḥalāl. Quest’ultimo termine va in opposizione a quanto detto anticipatamente (Harām), tanto che rappresenterebbe colui che rispetti le norme e leggi.

    Oltre alle operazioni per cui è previsto il divieto (tra cui criptovalute e forex sulle coppie valutarie secondarie), quello che è davvero importante per un musulmano, non andare contro a ciò che viene scritto presso la Sharia, non quindi non percepire denaro proveniente da interessi e neppure tramite “Riba“.

    La condivisione di rischio è uno degli elementi imprescindibili per chiunque abbia un conto di trading islamico. Per farti comprendere al meglio questi concetti (qualora non li conoscessi), li potremmo riassumere in queste definizioni:

    • Bai ‘al’ inah ovvero l’accordo di vendita e acquisto;
    • Bai ‘bithaman ajil: vendita differita di pagamento;
    • Bai’ muajjal: vendita di credito;
    • Bai salam, Mudarabah: Condivisione dei profitti;
    • Murabahah: durante una vendita secondo le leggi musulmane, con questo termine si rappresenta la conoscenza del prezzo di un determinato bene o servizio dell’acquirente, cosa che invece non avviene se parlassimo di Musawamah.
    • Musawamah: questo termine viene utilizzato per rappresentare la finanza islamica, in cui colui che vende non è in obbligo di rivelare quanto ha pagato per ottenere o creare il servizio o bene acquistato.

    Come funziona la finanza islamica

    Se ti sei interessato all’apertura di un conto di trading islamico, non puoi non conoscere il funzionamento della finanza islamica. A differenza di quanto avviene in Europa, la gestione di tutti i mercati e di ciò che accade nella penisola araba, viene affidata ad organismi di livello internazionale, come per esempio:

    IFSB (Islamic Financial Services Board), IIFM (International Islamic Financial Market), l’AAOIFI (Accounting and Auditing Organization for Islamic and Financial Institutions), l’IIRA (Islamic International Rating Agency) ed infine l’LMC (Liquidity Management Center).

    Il loro obiettivo è di regolare e controllare tutti i servizi finanziari, dai mercati online alle banche, dal settore assicurativo allo sviluppo industriale, per termine con la gestione delle liquidità appartenenti agli istituti finanziari. Sia chiaro, ognuno di essi dovrà attenersi obbligatoriamente alle leggi Sharia.

    Come aprire con certezza un conto di trading islamico

    Date le numerose possibilità e i vantaggi offerti da un conto di trading islamico, questo profilo non è accessibile a chiunque e neppure è semplice trovare i broker che te lo consentano. Una garanzia è data dal broker autorevole eToro, che previo contatto con l’assistenza consentirà la sua apertura.

    Ma per tutte le altre piattaforme di trading online? Ti suggeriamo prima di fiondarti in ciascuna di essa, di contattare il supporto clienti e chiedere a loro, se all’interno del loro sistema sia possibile aprire un conto finanziario che rispetti le leggi musulmane.

    Un’altra leva importante è comprendere esattamente, quali sono le features che verranno implementate sul tuo account trading islamico. Per esempio, è vero che non vi è sono interessi su sistemi quali overnight o SWAP? Sei certo che con quel tipo di profilo, tu non possa speculare su criptovalute o sulle monete valutarie secondarie?

    Insomma, come hai potuto intuire, il tuo obiettivo sarà quello di comprendere se esattamente quel tipo di conto di trading islamico rispetti esattamente le leggi previste dalla Sharia. Se così fosse, allora non avrai nessun tipo di problema e non andrai in conflitto con la tua fede musulmana.

    Qualche osservazione prima di aprire l’account trading islamico

    Prima di giocare in borsa online dovrai conoscere esattamente ogni sfaccettatura di quest’attività finanziaria. Il nostro suggerimento è quello di affidarti a broker come OBRinvest, anche soltanto per imparare e muovere i primi passi da neofita. All’interno di questa piattaforma ad esempio, troverai strumenti formativi per comprendere l’andamento di mercato.

    In secondo luogo, prima di aprire un account di trading islamico, ti suggeriamo di porre attenzione a determinati aspetti, che in futuro potrebbero influire negativamente sulle tue prestazioni online:

    • Accertati di come prelevare e depositare fondi con il tuo conto islamico;
    • Verifica tutte le tariffe e commissioni applicate all’investitore (tra cui commissioni di vario genere e spread);
    • Fai in modo che non vi siano interessi su overnight e SWAP;
    • Leggi tutti gli oneri amministrativi che ti verranno applicati.

    Dopo aver appurato e chiarito queste ultime accortezze, potrai procedere all’apertura regolare.

    Conto di Trading Islamico: quali sono le considerazioni finali

    Premettiamo che dirti se aprire un conto di trading islamico oppure no, in questo caso dipenderà dalla tua etica religiosa. Al contrario di altre guide in cui possiamo affermare o meno il funzionamento di un software o strategia, questo argomento è molto delicato in quanto potrebbe andare in conflitto la credenza religiosa musulmana.

    In effetti, nonostante alcuni broker regolamentati si siano “innovati” per consentire a chi è islamico di poter fare trading senza infrangere le leggi Shariʿah (in arabo scritto شريعة‎), esistono ancora oggi, molti credenti musulmani che sarebbero contrari a tali investimenti.

    Di fatto per Harām si intende colui che risulta peccatore, per Ḥalāl ci riferiamo a colui che consapevolmente compie un’azione, pur rispettando le leggi della sua religione musulmana. Dal canto nostro, ciò che possiamo consigliarti è sempre di chiedere alla piattaforma di trading, se:

    • Le società su cui vuoi speculare non violino le regole della Sharia;
    • Non ci sono interessi in nessuna attività;
    • Accertarti tutti i costi di commissione e spread.

    Questi essenzialmente, sono gli aspetti fondamentali per non contrastare la tua religione islamica.